12 Mesi - Speciale Mille Miglia 2013

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supplemento al n. 3 - aprile 2013

Mille Miglia 2013
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La Mille Miglia

Speciale

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Si scrive Brescia, si legge Mille Miglia

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Aspettando “la corsa più bella del mondo”

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L'Albo d'oro

12/DODICIMESI
Sommario 01 02
Mille Miglia 2013 Si scrive Brescia, si legge Mille Miglia Aspettando “la corsa più bella del mondo” L’albo d’oro della Mille Miglia Storica

DODICI MESI Mensile di attualità, economia, inchieste, opinioni e cultura da Brescia e dal mondo. Maggio 2013, Speciale Mille Miglia 2013 Supplemento al n. 3 - Aprile 2013 Viale Duca degli Abruzzi, 163 – 25124 Brescia Tel. 030.3758435 – fax 030.3758444 [email protected] Direttore responsabile Giorgio Costa [email protected] Hanno collaborato Alessandro Cheula, Camilla Zampolini Editore Edizioni 12 Srl, Viale Duca degli Abruzzi, 163 25124 Brescia Registrazione Tribunale di Brescia n. 52 del 24/11/2008 Impaginazione Sale’s Solutions Fotografie Umberto Favretto Agenzia Reporter, Patrick Merighi Brescia in Vetrina, Paolo Mazzetti, Gruppo Meet, Museo Mille Miglia Stampa Stilgraf Spa - Brescia

Speciale Mille Miglia 2013

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Pubblicità Sale’s Solutions Srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 - 25124 Brescia tel 030.3758435 - fax 030.3758444 [email protected]

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Mille Miglia 2013

Dal 16 al 19 maggio torna la rievocazione storica
che vedrà sfilare oltre 400 auto d’epoca. Veri gioielli da museo che attraverseranno 198 comuni, da Brescia a Roma e ritorno, in un percorso suggestivo che coniuga sport, natura e arte.

L

a 31ª edizione della Mille Miglia quest’anno vede sfilare 410 vetture di elevatissimo valore qualitativo, storico e sportivo, che dal 16 al 19 maggio disputeranno la rievocazione storica attraverso il classico itinerario: da Brescia a Roma (dove le auto sfileranno venerdì pomeriggio davanti a Castel Sant’Angelo), passando per Ferrara, e poi di nuovo a Brescia. Un percorso mozzafiato, lungo 1.600 km, tra borghi storici e riserve naturali, che presenta alcune varianti rispetto alle edizioni precedenti, ma sempre nel rispetto dei tracciati delle ventiquattro edizioni disputate dal 1927 al 1957.

LE NOVITÀ DEL 2013 Fra le novità di quest’anno, il numero delle vetture partecipanti, che hanno raggiunto la cifra record di 410, “allo scopo di ampliare il valore storico di un parco vetture che nessun evento per auto d’epoca può vantare”, ha spiegato il Presidente di 1000 Miglia S.r.l., Roberto Gaburri. Alle 375 auto abitualmente al via, si è deciso di accettare altri 35 esemplari. Si tratta di modelli rispondenti alle caratteristiche della Mille Miglia ma che, per vari motivi, non hanno partecipato negli anni canonici. Queste vetture, in gara a tutti gli effetti come le altre, prenderanno il via in una “Lista Speciale”: l’unica differenza sarà costituita dalla mancata assegnazione del coefficiente di merito, in modo che la vittoria rimanga riservata ai modelli protagonisti della corsa dal 1927 al 1957.

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La prima auto della Mille Miglia sarà preceduta un’ora e mezzo prima dell’arrivo da diverse decine di Ferrari, per il consueto “Ferrari Tribute” con il quale la casa di Maranello rende omaggio alla storica corsa.

UN’EDIZIONE ALL’INSEGNA DELLA SICUREZZA La Mille Miglia è una straordinaria occasione per tutti, appassionati e non, piloti e pubblico che la acclama per le strade delle città e dei borghi, di condividere e godere un evento unico, che non ha eguali. Con la sua capacità di coniugare tradizione, innovazione, creatività, eleganza, bellezze paesaggistiche e stile di vita del nostro Paese, la Mille Miglia è oggi uno dei simboli dell’eccellenza italiana nel mondo. In essa si fondono aspetti molteplici: il valore storico – dove si intersecano la storia dello sport automobilistico e quella della tecnica, che le vetture in gara

hanno sempre rappresentato e sperimentato al massimo livello – la capacità di unire gli italiani attorno all’orgoglio della tradizione italiana, la capacità di attrarre nel nostro Paese migliaia di turisti catturati dal fascino della “corsa più bella del mondo”. “In una stagione di crisi, come l’attuale, la 31esima edizione della Mille Miglia ha voluto porre l’attenzione su temi di grande rilevanza. Non solo glamour dunque, ma anche uno sguardo, un’attenzione particolare a temi come la sicurezza, la legalità, la solidarietà” ha spiegato il Commissario Straordinario dell’ACI di Brescia, Matteo Piantedosi. “Una grande sinergia è stata attivata con le Forze dell’Ordine, che sono fortemente impegnate a garantire la sicurezza lungo il percorso. Un’auto sequestrata alla criminalità organizzata parteciperà simbolicamente alla manifestazione e sarà esposta a Brescia e Roma come testimonianza della lotta costante contro le mafie. Quest’anno, inoltre, per la prima volta nella storia della Mille Miglia, sarà al primo posto la sicurezza personale dei piloti”. A testimonianza di questo sodalizio tra la Mille Miglia 2013 e le Forze dell’Ordine anche l’aver voluto come ambasciatrice della “corsa più bella del mondo” anche Jessica Rossi, tiratrice italiana di tiro a volo, vincitrice della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Londra 2012. L’atleta del Gruppo sportivo della Polizia di Stato sarà, infatti, testimonial della Mille Miglia 2013. La 31ª rievocazione storica della Mille Miglia ha inoltre voluto rendere omaggio ai Comuni dell’Emilia Romagna colpiti dal terremoto nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2012, proprio poche ore dopo l’arrivo della Corsa a Reggio Emilia. Attraverso il passaggio in queste zone la Mille Miglia desidera onorare la memoria di questa tragedia che, proprio in occasione del passaggio reggiano, si consumò in quei territori ancora martoriati dal terremoto.

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VERI “TESORI” PROVENIENTI DAI MUSEI DELLE CASE Tra le tante ragioni per le quali la Mille Miglia è in-

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MILLEMIGLIA 2013

comparabile per raffinatezza, esclusività e prestigio vi è quella di essere il più raro museo viaggiante della storia dell’automobile. Per una volta l’anno, a Brescia convergono i tesori d’inestimabile valore che hanno scritto le pagine più belle del motorismo internazionale. Mercedes-Benz schiera ben 13 vetture simbolo della storia del marchio della stella a tre punte, tra le più prestigiose perle del Museo di Stoccarda: tra queste figurano la SSK e la 300 SLR che stabilì il record assoluto con Stirling Moss nel 1955. Dal canto suo, la Casa bavarese BMW fa uscire dal Museo BMW Classic 8 esemplari, tra i quali la 328 Coupé Touring con cui il Barone Fritz Huschke von Hanstein vinse la MM 1940 e la 328 Spider con cui Adolf Brudes giunse terzo. Alcune Alfa Romeo d’eccezione saranno schierate dalla Scuderia del Portello. Dalla storica sede di Coventry, Jaguar presenta a Brescia cinque vetture; tra queste, tre sono C-Type, con un esemplare che ha disputato la Mille Miglia del 1952, e una D Type.

Cinque saranno anche le Porsche ufficiali, in arrivo dal Museo di Stoccarda. Tra vetture appartenenti a privati o ai musei, saranno settantasei gli esemplari che torneranno a Brescia dopo aver disputato almeno un’edizione della Mille Miglia, tra il 1927 e 1957. Tra le tante, citazione d’obbligo per un’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara, appartenuta a Benito Mussolini, che disputò la Mille Miglia del 1936 con al volante Ercole Boratto, l’autista del duce. Tra le vetture al via, le marche più rappresentate sono Alfa Romeo e Mercedes-Benz, rispettivamente con 35 auto ciascuna, seguite da Fiat con 26, Lancia con 25, Ferrari con 24, Aston Martin, Jaguar e Porsche con 20 vetture ciascuna, Bugatti con 17, Maserati con 16, BMW con 15; l’elenco è completato da altri nomi per un totale di 76 Case. I paesi rappresentati sono 31: l’Italia è in testa con 136 piloti, seguita da Germania con 82, Gran Bretagna con 32, Svizzera con 26, Stati Uniti e Paesi Bassi con 25 e così via (vedi tabella).

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Dal 1930 con voi sulla strada del lusso

Paese
Italia Germania Gran Bretagna Svizzera Paesi Bassi Stati Uniti Belgio Austria Giappone Argentina Australia Francia Lussemburgo Principato di Monaco Canada Irlanda Nuova Zelanda Polonia Spagna Russia Singapore Tailandia

Conduttori
136 82 32 26 25 25 18 11 10 5 5 5 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1

Navigatori
130 63 22 19 24 24 14 10 11 4 4 4 3 1 2 2 2 2 2 1 1 2

LE GRANDI FIRME DEL VOLANTE Ieri evento top dell’automobilismo sportivo mondiale, oggi passerella regolaristica che rispetta e valorizza stile e ritmi delle auto storiche, la Mille Miglia resta la manifestazione di riferimento per la propria categoria, come spiega Marco Makaus, consigliere delegato di 1000 Miglia S.r.l.: “Spirito e fascino restano immutati. Il marchio di qualità della Mille Miglia è un tesoro inestinguibile che si valorizza con il passare degli anni”. Per questo e mille altri motivi, noti campioni e tecnici del motore tengono molto a partecipare. Alcuni di loro ricoprono ancora oggi un ruolo rilevante, altri si sono ritirati, ma amano riprendere il casco e indossare la tuta perché la chiamata della Mille Miglia è irrinunciabile. È il caso di alcuni testimonial di successo di Casa Mercedes-Benz, come David Coulthard, vincitore di tredici GP di Formula 1, dove ha corso dal 1993 al 2009 con Mc Laren, Williams e Red Bull; altro ex pilota di F1 al volante di una vettura di Stoccarda, con quarantadue GP disputati con Leyton e Sauber, è

Karl Wendlinger. A loro si aggiunge Bernd Maylaender che, dal 2000, è il pilota ufficiale delle Safety Car in Formula 1, rigorosamente Mercedes-Benz. Da Monaco, BMW risponde affidando una 328 a un grande personaggio di sport: il notissimo golfista scozzese Colin Montgomerie. Su una BMW 328 ci sarà pure Christian Geistdörfer, che al fianco di Walter Röhrl vinse due campionati del mondo rally e quattro Rally di Montecarlo. Porsche ha affidato una sua auto a Hans-Joachim Stuck, ex pilota di F1 con 81 GP disputati, vincitore della 24 Ore del Nürburgring e della 24 Ore di Spa. Mercedes-Benz schiererà anche un grande appassionato della Mille Miglia, alla quale partecipa ormai da una ventina di anni: il pilota tedesco Jochen Mass, che ha disputato114 GP di Formula 1, vincendone, nel 1975, in Spagna. Copilota di una Jaguar del 1953 sarà Daniel Day Lewis, unico nella storia ad aver vinto tre Oscar come miglior attore protagonista. Innamorato dell’Italia, Day Lewis durante un periodo nel quale

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si è allontanato dallo star system hollywoodiano si è rifugiato a Firenze, dove ha lavorato come apprendista calzolaio nella bottega del compianto Stefano Bemer. Alla guida sempre di una Jaguar, ma questa volta del 1950, il supermodello britannico David Gandy, testimonial di punta di tantissime campagne di successo, tra cui quelle di Dolce & Gabbana, classificato nel 2009 dalla rivista Forbes al terzo posto nella classifica dei modelli di maggior successo nell’anno precedente. Famosissimi in Germania, il cantante Herbert Grönemeyer sarà copilota di una Bentley Speed Six del 1927, mentre l’attrice Hannah Herzsprung di una Jaguar del 1953. Del 1951 invece la Jaguar sulla quale sarà copilota Sir “Chris” Hoy, pistard britannico vincitore di undici

titoli mondiali e sei ori olimpici, che lo rendono lo sportivo britannico in assoluto più titolato a livello olimpico. Altri importanti personaggi dello sport e del mondo industriale italiano, come il campione olimpico di fioretto Andrea Cassarà e l’imprenditore Matteo Marzotto (nipote del due volte vincitore della Mille Miglia Giannino Marzotto), prenderanno parte alla prossima edizione della “corsa più bella del mondo”. Da segnalare che l’ordine di partenza contempla il nome di un equipaggio che, al momento si può solo sperare che possa essere al via; si tratta di Guido ed Elda Foresti, su Bugatti 37. Foresti, grande appassionato di Mille Miglia, alla quale ha sempre partecipato negli anni scorsi, è disperso insieme alla moglie Elda e agli amici Missoni, nel mare del Venezuela.

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Si scrive Brescia si legge Mille Miglia

di Alessandro Cheula

Cosa è la Mille Miglia? È Brescia. Cosa è Brescia? È la Mille Miglia

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ovvio parlare dei “quattro moschettieri” – Maggi e Mazzotti, Castagneto e Canestrini – che nel 1927 l’hanno fondata. È banale rammentare le decine e decine di pionieri che l’hanno illustrata. È scontato rimembrare i campioni che l’hanno consacrata quale “corsa più bella del mondo”. Come è facile ricordare, anche se pochi lo sanno, che la prima monoposto italiana è stata fabbricata a Brescia da Rino Berardi nel 1926 per la Mille Miglia di Aymo Maggi. Certo la Mille Miglia è stata ed è tutto questo, ma guardare al passato non basta più. Occorre levare lo sguardo al futuro. Pensare, insieme a quello che è stata, a quello che sarà e soprattutto a cosa servirà la Mille Miglia. Cosa dovrà essere per Brescia. Cosa potrà essere per i bresciani. Come potrà continuare a vivere per la provincia che l’ha generata. Nuove idee, affinché la storia non sia solo nostalgia del passato ma stimolo ad arricchire il presente per migliorare il futuro. Che è poi il modo migliore per conservare il passato stesso. È ciò che tentiamo di fare, secondo nostro costume, in queste righe.

NOVECENTO AMARCORD MA NON SOLO NOSTALGIA Brescia “è” la Mille Miglia. In quel logo semplice, breve ma lungo milleseicento chilometri con 86 anni di vita, c’è tutta Brescia. In quella freccia, rossa e insieme simbolica perché dà l’idea dello “sfrecciare” dei “bolidi” rossi – perché rosso è ogni bolide che si rispetti – c’è tutta l’anima che ha fatto grande Brescia nel Novecento: la pulsione sportiva per la velocità, la mozione propulsiva per il movimento, la passione produttiva per la meccanica, la ragione progressiva del lavoro.

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Se per Brescia è un must, un oggetto del desiderio, un primo amore (di quelli che non si scordano mai), per i bresciani la Mille Miglia è un cult, un oggetto di culto, un affetto incontrastato, un idillio tuttora in corso perché non è mai invecchiato nonostante i suoi 86 anni di vita. Una vicenda che, essendo nata nel Novecento e avendone attraversato tutta la grandiosa e insieme ponderosa complessità – prima come competizione agonistica e poi come rievocazione storica – ne incarna lo “spirito” e l’eredità come nessun altro evento saprebbe fare. La Mille Miglia è arte, è tecnica, è sport. È industria, è moda, è cultura. È pulsione, passione, ragione. È “mozione” ed emozione. È “missione” e professione. Insomma, è “tutto”. Dunque, in una parola, è storia. Ma non è solo tradizione. Non è solo nostalgia per il passato. È anche attualità ossia modernità e quindi innovazione. Dunque, in una parola ancora più semplice, è Brescia. Già, la Mille Miglia

“è“ Brescia. È la risposta da dare al turista quando – visitando il Museo Mille Miglia di S. Eufemia, sede storica e culturale in quanto testimonianza plastica e “vivente” della mitica e magica corsa – vi chiede: scusi, cos’è la Mille Miglia? È Brescia.

CON BERETTA, MILLE MIGLIA È IL MARCHIO BRESCIANO PIÙ NOTO NEL MONDO È il marchio – il brand – bresciano per eccellenza. È il simbolo e l’emblema nostrano per antonomasia. È il mito che più d’ogni altro incarna non solo l’animo bresciano – il mix tra sport e motore, tra passione e pistone. È un asset, un patrimonio invidiabile. Mille Miglia non è solo un simbolo imperituro, visto che ha quasi raggiunto il secolo di età. È la storia dell’automobile montata sul motore e viaggiante sulle quattro ruote. Quando si parla di Mille Miglia è facile farsi intrappolare dalla retorica, cadere nel-

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Pulizie civili e industriali

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la mitòmane enfasi futurista con cui Filippo Antonio Marinetti cantava all’inizio del secolo scorso il connubio tra arte e motore, tra arte e movimento, tra arte e tecnica (così allora veniva chiamata la tecnologia, e così peraltro la chiama ancor oggi, nel senso filosofico e nel significato greco del termine, Emanuele Severino, il docente bresciano e oggi più illustre “brand” culturale italiano ). Epperò, essendo la Mille Miglia l’emblema più compiuto del connubio tra estetica (arte) dell’automobile e potenza (tecnica) del motore, è facile farsi prendere da un filo di comprensibile suggestione,o meglio di sottile fascinazione.

Monza da parte dell’Aci di Milano. Parliamo invece di una “messa in sicurezza” che vada oltre l’attuale quanto legittima titolarità della “Freccia Rossa” e tale da garantire non solo continuità ma pure tranquillità e soprattutto certezza per il futuro prossimo della Mille Miglia.

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UN MADE IN BRESCIA PER IL MADE IN ITALY Il marchio Mille Miglia (detto anche la “Freccia Rossa” poiché il logo è una freccia rossa con inscritto 1000 Miglia) può infatti essere un brand non solo “eponimo”, che dà il nome a un’epoca (e a un’epica) cioè a un tempo dato, ma pure “toponimo”, che dà il nome a un luogo cioè a uno spazio individuato. Più chiaramente e prosaicamente, Mille Miglia potrebbe essere, se ben promosso e supportato, il miglior traino per i prodotti bresciani nel mondo, con una ricaduta virtuosa sulla società e sull’economia locali. Si tratta di un brand che può diventare una leva commerciale a livello globale, essendo globalmente conosciuto nel mondo. Ma affinché sia un segno permanente, non soggetto ai capricci delle congiunture politiche o agli umori di quelle “partitiche”, per loro stessa natura ondivaghe e volatili, è opportuno dare stabilità e continuità alla proprietà del marchio. Grazie alla memoria del passato della corsa e alla coscienza del suo presente, occorre levare lo sguardo alla speranza in quello che sarà il futuro del più noto evento bresciano, e uno dei più conosciuti a livello mondiale. Il che significa porre mente non solo alla gestione della corsa ma pure alla titolarità del marchio, oggi appartenente all’Aci di Brescia. Cosa ovviamente positiva, come lo è la proprietà della Formula 1 di

UN BRAND GLOBALE E LOCALE Marco Belfanti, economista docente all’università statale di Brescia, che il vero insuperabile marchio del made in Brescia è la Mille Miglia. Non solo perché prezioso veicolo di identità ma pure perché prestigioso ambasciatore del saper fare bresciano nel mondo. E poiché Brescia è da sempre cultura del saper fare più che del far sapere, e atteso che oggi si tratta di due momenti complementari tali che l’uno non può fare meno dell’altro, quale migliore opportunità per abbinarli in un unico brand distintivo e qualificativo? Con una avvertenza, a scanso di eventuali equivoci: il marchio di cui si parla deve essere “Mille Miglia Brescia”, ossia riportare espli-

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citamente nel logo Brescia. La precisazione non è superflua ma necessaria poiché, trattandosi appunto di una questione nazionale, vi sono interessi extraprovinciali che tentano e tendono sempre più a dissimulare, o quantomeno mettere in secondo piano, l’origine e l’appartenenza bresciana della grande corsa storica. E ha ragione pure Massimo Tedeschi, direttore del ”Corriere Brescia”, a proporre la costituzione di una fondazione, o di una società mista pubblico-privata, cui conferire la proprietà del marchio Mille Miglia onde sottrarne il destino alle ondivaganti vicende che nella fattispecie bresciana ne hanno recentemente penalizzato l’utilizzo e, in subordine, messo in forse la stessa titolarità.

vale a dire sulla società e sull’economia locali. Sulla società è scontato quanto evidente il fatto che la grande kermesse automobilistica, dato il suo risvolto sportivo e turistico, possa e debba essere una opportunità di lavoro e di business per un periodo più lungo alla sola settimana in cui si tiene l’evento. Sull’economia il discorso è più complesso. Oltre al turismo cioè al settore dei servizi, c’è anche il comparto manifatturiero, fondamentale in una provincia industrialista come quella bresciana. Per ciò il modo migliore affinché l’industria locale possa beneficiare “tutto l’anno” della Mille Miglia è fare di questo brand il simbolo del made in Brescia, anzi di Brescia tout court, nel mondo. La stampa locale, tra cui lo stesso Dodicimesi, lo ha spiegato con abbondanza di argomenti. Tino Bino, editorialista del Corriere Brescia, ne ha ripreso l’idea con ulteriori motivazioni. Chi è rimasta indifferente è la politica, nelle persone dei suoi rappresentanti istituzionali. Certo, all’ordine del giorno dell’agenda politica locale e nazionale vi sono ora questioni ben più importanti (in primis, le elezioni amministrative del capoluogo). Tuttavia il marchio Mille Miglia Brescia, insieme alla cinquecentenaria Beretta, è uno dei due brand “glocali” (globali e locali) entrati nella leggenda, se non nel mito, e per questo sono noti e apprezzati universalmente. Approfittare, nel caso MilleMiglia, della sua notorietà globale e visibilità mondiale facendogli svolgere quella funzione di traino turistico e commerciale cui è vocata dal suo quasi centenario prestigio potrebbe costituire per l’economia bresciana una occasione irripetibile di marketing internazionale.

UN MARCHIO PER INDUSTRIA E TURISMO Ma c’è una terza peculiarità che concorre a definire un pieno utilizzo delle potenzialità del marchio e della relativa corsa. Intendiamo la ricaduta economica, turistica in particolare, sull’intera realtà bresciana,

ARTE E MOTORI GIOIE NON DOLORI C’è infine una quarta opportunità. Se è vero che l’Aci è la sede legale della grande corsa storica, è altrettanto vero che le sinergie operative a vantaggio della comunità bresciana, della più svariata natura e della più diversa tipologia, possono essere attivate sin d’ora. Ne citiamo una come modello,

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prendendo spunto da un caso esemplare che ha visto protagonista il Museo Mille Miglia. Si tratta dell’accordo sottoscritto all’inizio dell’anno scorso tra museo Mercedes di Stoccarda e museo Mille Miglia di Brescia per una collaborazione espositiva permanente tra i due musei. Ebbene, tale intesa, come noto, ha consentito, grazie alla sensibilità della municipalità bresciana, di estenderne i benefici effetti anche al museo Santa Giulia promuovendovi la realizzazione della mostra che ospita attualmente la prestigiosa collezione di arte moderna della Fondazione Daimler. Un inedito binomio tra arte e automobili. Meglio, un originale trinomio tra monumenti della storia bresciana (Santa Giulia), dipinti e opere dell’arte moderna e contemporanea (Fondazione Daimler), testimonianze dell’industria automobilistica italiana e germanica (Museo Mille Miglia). Ciò perché in uno stesso ambito sono riscontrabili tre importanti asset. La storia millenaria di Brescia rappresentata dalle testimonianze di due musei, uno allestito in un monastero benedettino dell’anno mille e l’altro in quel complesso unico per stratificazione storico-culturale che è Santa Giulia, patrimonio dell’Unesco quindi dell’umanità.

LA TECNOLGIA COME ARTE NON SOLO COME TECNICA Ma perché abbinare opere artistiche e motori, arte e tecnologia? Non solo per una ragione di opportunità, suggerita dal fatto che in terra bresciana vi sono i due citati enti museali, testimonianze di elevata caratura storica e culturale. E non solo per il fatto che il museo bresciano della Mille Miglia può interagire e collaborare con omologhi musei europei, quanto per una ragione a monte. Una ragione di tipo eminentemente culturale, anzi “ideologica”. Fermo restando il valore insostituibile dell’arte come eredità della storia e testimonianza del passato, l’alta tecnologia moderna può essere annoverata anche come “arte”, non solo come “tecnica”. La tecnologia avanzata è frutto di una creatività che va la di là del mero contenuto tecnico. La tecnologia moderna come espressione “artistica” e non solo tecnica è la “cifra” culturale, la “filosofia” con cui proporre l’accostamento tra arte e tecnica. Ecco perché la Mille Miglia è Brescia, come Brescia è la Mille Miglia. Una sola identità, o meglio una identificazione totale. Una Mille Miglia globale e locale. Che resti locale ma che diventi sempre più globale.

Una panoramica del Museo Mille Miglia a Brescia

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Aspettando “la corsa più bella del mondo”

Di nuovo. Oggi la nostra città sarà letteralmente invasa da migliaia di striscioni, manifesti e bandierine che inneggiano all’evento per cui la nostra città è conosciuta in tutto il mondo: la “Mille Miglia”.

Eh sì…, ci siamo.

essere sincera, non impazzisco per le auto d’epoca, e condivido poco l’ebbrezza e il fervore con cui questa manifestazione di auto storiche è attesa e celebrata; anzi, di solito vivo quasi con un leggero fastidio la presenza delle auto in città. Data la premessa, potrete immaginare che non sono solita nemmeno partecipare alla partenza… forse perché non ho nessuno da salutare commossa e con il fazzolettino bianco a mo’ delle fascinose signorine degli anni ’50. L’unica volta in cui ho fatto di tutto per entrare in piazza Loggia per assistere alla presentazione delle auto, il mio obiettivo era uno e uno soltanto: vedere Jamiroquai (di cui sono una fan sfegatata) e riuscire a stringergli la mano. A pensarci bene però, un aspetto della Mille Miglia che mi affascina molto c’è: adoro passeggiare per le vie del centro durante il rito della “punzonatura” delle auto. Sarà la presenza di sponsor importanti o di numerosi mannequin (elegantissimi, quasi fossero pronti a un “déjeuner sur l’herbe”), fatto sta che l’aria che si respira in questa occasione, anno dopo anno, si rivela essere assolutamente unica nel suo genere. E poi… vi siete mai soffermate ad osservare l’outfit dei piloti e delle pilotesse partecipanti? Io sono letteralmente innamorata delle loro tute vintage in pelle, dal sapore retrò. Avrei il desiderio recondito di partecipare alla Mille Miglia soltanto per possederne una. E voi che farete? Sarete tra la folla gremita che occupa i marciapiedi brindando alla partenza, oppure rimarrete a casa guardandovi il tutto comodamente dalla tv, sorridendo di fronte alla folla proverbialmente fradicia di pioggia? (eh sì… la memoria mi suggerisce, se non vado errata, che ogni anno alla partenza delle auto si scatena un gigantesco temporale). Camilla Zampolini
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L’albo d’oro

della Mille Miglia storica

L’Albo d’oro

I 1927
1. Ferdinando Minoia/Giuseppe Moranti 2. Timo Danieli/Renato Balestrero 3. Mario Danieli/Archimede Rosa
OM 665 S spider (1991 cm³) 21h20’53” 3/5 OM 665 S spider (1991 cm³) 21h28’02” 1/5 OM 665 S spider (1991 cm³) 21h04’48”1/5 Km 1628,200

II 1928
1. Giuseppe Campari/Guilio Ramponi





2. Archimede Rosa/Franco Mazzotti Biancinelli 3. Ermenegildo Strazza/Attilio Varallo
OM 665 SMM spider (1991 cm³) 19h22’22” 2/5 Lancia Lambda 221 spider Casaro (2569 cm³) 19h37’37” 2/5

Alfa Romeo 6C 1500 SS spider Zagato (1485 cm³) 19h14’05” 4/5* Km 1618,200 2

III 1929
1. Giuseppe Campari/Guilio Ramponi
spider (1991 cm³) 18h14’14

2. Giuseppe Morandi/Archimede Rosa OM 665 SMM 3. Achille Varzi/G. Colombo Alfa Romeo 6C 1750 SS
spider Zagato (1752 cm³) 18h16’14” 2/5

Alfa Romeo 6C 1750 SS spider Zagato (1752 cm³) 18h04’25”* Km 1621,000

IV 1930
1. Tazio Nuvolari/Giovan Battista Guidotti 2. Achille Varzi/Carlo Canavesi
Alfa Romeo 6C 1750 GS spider Zagato (1752 cm³) 16h18’59” 2/5 Km 1639,000 Alfa Romeo 6C 1750 GS spider Zagato (1752 cm³) 16h29’51”

3. Giuseppe Campari/Attilio Marinoni
Alfa Romeo 6C 1750 GS spider Zagato (1752 cm³) 16h59’53”3/5

* media=nuovo record ** media=nuovo record; il valore rimarrà imbattuto e questa resterà la media oraria più elevata mai ottenuta sul percorso
classico Brescia-Roma-Brescia

MILLEMIGLIA 2013

33

V 1931
1. Rudolf Caracciola/Wilhelm Sebastian 2. Giuseppe Campari/Attilio Marinoni
Mercedes-Benz SSKL spider (7069 cm³) 16h10’10” Km 1635,500 Alfa Romeo 6C 1750 GS Testa Fissa spider Zagato (1752 cm³) 16h21’17”

3. Giuseppe Morandi/Archimede Rosa OM 665 SSMM spider (2221 cm³) 16h28’35”

VI 1932
Baconin Borzacchini/Amedeo Bignami Alfa Romeo 8C 2300 spider Touring (2336 cm³) 14h55’19”2/5* Km 1639,700

1.


2. Carlo Felice Trossi/Antonio Brivio 3. Luigi Scarfiotti/Guido D’Ippolito

Alfa Romeo 8C 2300 spider Zagato (2336 cm³) 15h10’59”

Alfa Romeo 6C 1750 GS Testa Fissa spider Zagato
15h44’41” 3/5

VII 1933
Tazio Nuvolari/Decimo Compagnoni Alfa Romeo 8C 2300 spider Zagato (2336 cm³) 15h11’50” Km 1650,000

1.

2. Carlo Castelbarco/Franco Cortese


3. Piero Taruffi/Aurelio Pellegrini Quarantotti

Alfa Romeo 8C 2300 Monza spider (2336 cm³) 15h38’22”2/5 Alfa Romeo 8C 2300 spider Zagato (2336 cm³) 16h00’57”

VIII 1934
1. Achille Varzi /Amedeo Bignami 2. Tazio Nuvolari/Eugenio Siena
Alfa Romeo 8C 2600 Monza spider Brianza (2557cm³) 14h08’05”* Km 1615,700 Alfa Romeo 8C 2300 Monza spider Brianza (2336 cm³) 14h16’58”

3. Louis Chiron/Archimede Rosa

Alfa Romeo 8C 2600 Monza spider Brianza (2557 cm³) 15h24’00”

IX 1935
Alfa Romeo Tipo B spider (2905 cm³) 14h04’47”* Km 1615,700

1. Carlo Pintacuda/Alessandro Della Stufa 2. Mario Tadini/Leopoldo Chiari

3. Gianni Battaglia/Giuseppe Tuffanelli

Alfa Romeo 8C 2600 Monza spider (2557 cm³) 14h46’38”

Alfa Romeo 8C 2600 Monza spider (2557 cm³) 15h04’08”

MILLEMIGLIA 2013

35

X 1936


1. Antonio Brivio/Carlo Ongaro




2. Giuseppe Farina/Stefano Meazza 3. Carlo Pintacuda/Aldo Stefani

Alfa Romeo 8C 2900A spider (2905 cm³) 13h07’51”* Km 1597,000 Alfa Romeo 8C 2900A spider (2905 cm³) 13h08’23”

Alfa Romeo 8C 2900A spider (2905 cm³) 13h44’17”

XI 1937
1. Carlo Pintacuda/Paride Mambelli


2. Giuseppe Farina/Stefano Meazza
135MS spider (3558 cm³) 14h54’55”

Alfa Romeo 8C 2900A spider (2905 cm³) 14h17’32” Km 1640,000

3. Laury Schell/René Carrière Delahaye

Alfa Romeo 8C 2900A spider (2905 cm³) 14h35’11”

XII 1938
1. Clemente Biondetti/Aldo Stefani Alfa Romeo 8C 2900B spider Touring (2905 cm³)
11h58’29”* Km 1621,270

2. Carlo Pintacuda/Paride Mambelli 3. Piero Dusio/Rolando Boninsegni
Gran Premio Brescia delle Mille Miglia

Alfa Romeo 8C 2900B spider Touring (2905 cm³) 12h00’31” BMW 328 coupé (1971 cm3) 8h54’46”3/5

XIII 1940

Fritz Huschke von Hanstein /Walter Baumer BMW 328 coupé (1971 cm³) 8h54’46”3/5

1.

2. Giuseppe Farina/Paride Mambelli

3. Adolf Brudes/Ralph Roese Bmw 328 spider (1971 cm³) 9h13’27”3/5

Alfa Romeo 6C 2500 Super Sport spider Touring (2443 cm³) 9h10’16”2/5

Giro più veloce: Fritz Huschke von Hanstein Bmw 328 coupé (1971 cm³) 56’51”4/5

1. Clemente Biondetti/Emilio Romano


XIV 1947

2. Tazio Nuvolari/Francesco Carena

Alfa Romeo 8C 2900B coupé Touring (2905 cm³) 16h16’39” Km 1486,000 Cisitalia 202 SMM spider (1089 cm³) 16h32’35”

3. Inico Bernabei/Tullio Pacini


Cisitalia 202 MM coupé (1089 cm³) 16h38’17”

MILLEMIGLIA 2013

37

XV 1948
Ferrari 166 S coupé Allemano (1995 cm³) 15h05’44” Km 1830,000

1. Clemente Biondetti/Giuseppe Navone 2. Alberto Comirato/Lia Comirato

Dumas Fiat-Comirato 1100 Sport spider (1089 cm³) 16h33’08”

3. Francesco Apruzzi/Angelo Apruzzi
Fiat 1100 S coupé (1089 cm³) 16h52’30”

XVI 1949
1. Clemente Biondetti/Ettore Salani Ferrari
166 MM spider Touring (1995 cm³) 12h07’05” Km 1593,000

2. Felice Bonetto/Francesco Cassani 3. Franco Rol/Vincenzo Richiero
Alfa Romeo 6C 2500 Competizione coupé (2443 cm³) 12h51’10”

Ferrari 166 MM spider Touring (1995 cm³) 12h35’07”

XVII 1950
1. Giannino Marzotto/Marco Crosara 2. Teodoro Serafini/Ettore Salani
Ferrari 195 S coupé Touring (2341 cm³) 13h39’20” Km 1682,500 Ferrari 195 S spider Touring (2341 cm³) 13h46’53”

3. Juan Manuel Fangio/Augusto Zanardi
Alfa Romeo 6C 2500 Competizione coupé (2443 cm³) 14h02’05”

XVIII 1951
1. Luigi Villoresi/Pasquale Cassani





2. Giovanni Bracco/Umberto Maglioli 3. Piero Scotti/Amos Ruspaggiari

Ferrari 340 America coupé Vignale (4102 cm³) 12h50’18” Km 1564,000

Lancia Aurelia B20 coupé Pininfarina (1991 cm³) 13h10’14” Ferrari 212 Export spider Motto (2563 cm³) 13h22’04”

XIX 1952
1. Giovanni Bracco/Alfonso Rolfo


2. Karl Kling/Hans Klenk


Ferrari 250 S coupé Vignale (2953 cm³) 12h09’45” Km 1564,000 Mercedes 300 SL coupé (2996 cm³) 12h14’17”

3. Luigi Fagioli/Vincenzo Borghi

Lancia Aurelia B20 Corsa coupé Motto (1991 cm³) 12h40’05”

MILLEMIGLIA 2013

39

XX 1953
1. Giannino Marzotto/Marco Crosara 2. Teodoro Serafini/Ettore Salani Ferrari 195 S spider Touring (2341 cm³) 13h46’53” 3. Juan Manuel Fangio/Augusto Zanardi
Ferrari 195 S coupé Touring (2341 cm³) 13h39’20” Km 1682,500

Alfa Romeo 6C 2500 Competizione coupé (2443 cm³)

XXI 1954
1. Alberto Ascari 2. Vittorio Marzotto Ferrari 500 Mondial spider Scaglietti (1985 cm³) 12h00’01” 3. Luigi Musso/Augusto Zocca
Maserati A6GCS/53 spider (1986 cm³) 12h00’10” Lancia D24 Carrera spider Pininfarina (3284 cm³) 11h26’10” Km 1597,000

XXII 1955
MANERBA DEL GARDA villa singola di nuova costruzione con giardino e piscina privata, arredata e corredata non lontana dal lago e dal paese; soggiorno, cottura, bagno, matrimoniale, doppia e singola al piano primo, bagno, taverna con divano matrimoniale e bagno-lavanderia, box doppio rifinitissima c.e. B Kwh/m2a 49.51 euro 550.000 occasione irripetibile MANERBA lotti di terreno edificabile di 600mq per ville singole, bella posizione, tranquilla, non isolata e nel verde. Da euro 140.000 Esenti da certificazione energetica

1. Stirling Moss/Denis Jenkinson


2. Juan Manuel Fangio


Mercedes-Benz 300 SLR spider (2982 cm³) 10h07’48”** Km 1597,000 Mercedes-Benz 300 SLR spider (2982 cm³) 10h39’33”

3. Umberto Maglioli/Luciano Monteferrario

Ferrari 118 LM spider Scaglietti (3747 cm³) 10h52’47”

XXIII 1956
1. Eugenio Castellotti Ferrari 290 Mille Miglia spider Scaglietti (3491 cm³) 11h37’10”


2. Peter Collins/Louis Klementaski 3. Luigi Musso




Km 1597,000

Ferrari 860 Monza spider Scaglietti (3432 cm³) 11h49’28” Ferrari 860 Monza spider Scaglietti (3432 cm³) 12h11’49”

XXIV 1957
1. Piero Taruffi Ferrari 2.
315 S spider Scaglietti (3783 cm³) 10h27’47” Km 1597,000 Wolfgang Von Trips Ferrari 315 S spider Scaglietti (3783 cm³) 10h30’48”

MANERBA DEL GARDA in zona molto bella con magnifica vista sul lago e sul paese, favolosa villa singola al rustico su più livelli con ampio interrato e terrazzi euro 1.300.000 classe energetica A KWh/m a 22.4

MANERBA nuova, bellissima singola, giardino privato, piscina, bella posizione, ottima architettura e finiture, soggiorno, cucina, 2 matrimoniali, 2 bagni, interrato con taverna, bagnolavanderia, altre 2 camere, ripostiglio-cantina, garage doppio riscaldamento e raffrescamento a pavimento, richiesta euro 870.000 classe energetica A KWh/m a 16.83

3. Olivier Gendebien/Jacques Washer

Ferrari 250 GT berlinetta Scaglietti (2953 cm³) 10h35’53”

MILLEMIGLIA 2013

41

Via Aldo Moro, 40 - Brescia www.solzimmobiliare.it

030 2420606

ULTIME EDIZIONI
Successive tre ultime edizioni con lunghe tratte di trasferimento intervallate da brevi tratti di velocità (in genere in salita).

1958
1° Luigi Taramazzo /Giovanni Gerino Ferrari 250 GT coupé (2953 cm3) 55’02”4/5
21-22 Maggio (km1593,000 dei quali solo Km 83,500 di velocità)

1959
1° Carlo Mario Abate /Gianni Balzarini Ferrari 250 GT coupé 2953 cm3) 2h 06’16”4/5
30-31 Maggio (km 1453,300 dei quali solo Km 188,000 di velocità)

1961
1° Gunnar Andersson /Carl Lohmander Ferrari 250 GT berlinetta (2953 cm3) 3h32’53”4/5
42
27-28 Maggio (km 1576,000 dei quali solo Km 388,750 di velocità)

MILLEMIGLIA 2013

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