Simon Wiesenthal

Published on January 2017 | Categories: Documents | Downloads: 37 | Comments: 0 | Views: 332
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SIMON WIESENTHAL
Simon Wiesenthal (Bučač, 31 dicembre 1908 – Vienna, 20 settembre 2005) è stato un
ingegnere, scrittore e antifascista austriaco. Sopravvissuto all'Olocausto, dedicò gran
parte della sua vita a raccogliere informazioni sui nazisti in latitanza per poterli
rintracciare e sottoporre a processo tanto da guadagnarsi il soprannome di Cacciatore
di Nazisti.

I primi anni e la seconda guerra mondiale
Simon Wiesenthal era un ingegnere civile. Ricevette la laurea dall'Università Tecnica di
Praga nel 1932 dopo esser stato rifiutato dal Politecnico di Leopoli a causa delle
restrizioni razziali imposte agli studenti ebrei. Nel 1936 sposò Cyla Mueller. Wiesenthal,
quando scoppiò la Seconda guerra mondiale, viveva a Leopoli in Polonia. In seguito al
patto Molotov-Ribbentrop, Leopoli fu occupata dall'Unione Sovietica. Il patrigno ed il
fratellastro di Wiesenthal furono uccisi da membri del NKVD, la polizia segreta
sovietica. Wiesenthal stesso fu costretto a chiudere la sua ditta e lavorare in una
fabbrica.
Quando la Germania invase l'Unione Sovietica nel 1941, Wiesenthal e la sua famiglia
furono catturati dai nazisti ed avviati verso i campi di concentramento. La moglie di
Wiesenthal riuscì a nascondere la sua identità ebraica grazie a documenti falsi, che le
vennero forniti dalla resistenza polacca in cambio degli schemi degli scambi ferroviari
disegnati da Wiesenthal. Simon non fu così fortunato, e fu internato in vari campi di
concentramento, dove sfuggì all'esecuzione in varie occasioni.

L'inizio della caccia ai criminali nazisti
Wiesenthal fu liberato dalle forze statunitensi il 5 maggio 1945 dal campo di
concentramento di Mauthausen. Quando i soldati lo trovarono, pesava meno di 45
chilogrammi ed era senza forze. Appena si rimise iniziò a lavorare per conto
dell'esercito statunitense, raccogliendo informazioni per i processi contro i crimini di
guerra nazisti. Nel 1947 lui ed altri trenta volontari fondarono il "Centro di
documentazione ebraica" a Linz, in Austria, per raccogliere informazioni per futuri
processi. Quando Stati Uniti ed Unione Sovietica persero interesse nel perseguire
ulteriori crimini di guerra, il gruppo fu messo da parte.
Ciò nonostante Wiesenthal continuò con la raccolta di informazioni nel suo tempo
libero, mentre lavorava a tempo pieno per aiutare le vittime della Seconda guerra
mondiale. Durante questo periodo Wiesenthal fu essenziale per la cattura di uno degli
ideatori dell'Endlösung, Adolf Eichmann (il quale divenne l'organizzatore logistico
dell'Endlösung dopo aver partecipato alla Conferenza di Wannsee in cui prese corpo
tale progetto). Dopo l'esecuzione di Eichmann in Israele nel 1962, Wiesenthal riaprì il
"Centro per la documentazione ebraica", che cominciò a lavorare su nuovi casi.
Tra i suoi successi più clamorosi vi fu la cattura di Karl Silberbauer, l'ufficiale della
Gestapo responsabile dell'arresto di Anna Frank. La confessione di Silberbauer aiutò a
discreditare la voce che Il diario di Anna Frank fosse un falso. In questo periodo
Wiesenthal localizzò nove dei sedici nazisti messi sotto processo nella Germania Ovest
per l'uccisione degli ebrei di Leopoli, città dove visse egli stesso. Tra gli altri criminali
catturati vi furono Franz Stangl, il comandante dei campi di concentramento di

Treblinka e Sobibor, ed Hermine Braunsteiner-Ryan, una casalinga che viveva a Long
Island, New York, che durante la guerra aveva supervisionato l'uccisione di centinaia di
donne e bambini.

Il Centro Wiesenthal
Nel 1977 gli fu dedicata l'agenzia per la memoria sulla Shoah, il Centro Simon
Wiesenthal (Simon Wiesenthal Center). Il Centro Simon Wiesenthal promuove la
consapevolezza dell'antisemitismo, controlla i gruppi neonazisti, gestisce i Musei della
Tolleranza a Los Angeles e Gerusalemme, e collabora ad assicurare alla giustizia i
criminali nazisti di guerra sopravvissuti.

Coinvolgimento dei politici in Austria e gli ultimi anni
Negli anni settanta fu criticato e ostacolato da politici austriaci quando affermò che
molti ministri del governo socialista formato da Bruno Kreisky erano stati membri del
Partito nazista nel periodo in cui l'Austria era parte del Terzo Reich. Lo stesso Kreisky,
di origine ebraica, apostrofò Wiesenthal come Nestbeschmutzer (letteralmente "uno
che sporca il proprio nido", cioè uno che parla male del sistema sociale e politico in cui
vive o del proprio paese). Durante gli anni Wiesenthal ricevette molte minacce di
morte e nel 1982 fu fatta esplodere una bomba all'esterno della sua abitazione di
Vienna da neonazisti tedeschi ed austriaci.
Nell'aprile 2003 Wiesenthal annunciò il suo ritiro, affermando di aver trovato gli
sterminatori che stava cercando: "Sono sopravvissuto a tutti loro. Se ne è rimasto
qualcuno, sarebbe troppo anziano e debole per sostenere un processo oggi. Il mio
lavoro è finito". Secondo Wiesenthal l'ultimo grande criminale austriaco in vita è Alois
Brunner, il braccio destro di Eichmann, che si crede sia stato nascosto in Siria sotto la
protezione del regime di Assad e che sia morto nello stesso paese nel 2010.
Wiesenthal passò gli ultimi suoi anni di vita a Vienna, dove sua moglie Cyla morì il 10
novembre 2003 all'età di 95 anni, per cause naturali. Wiesenthal stesso morì nel sonno
a Vienna il 20 settembre 2005 e venne sepolto nel cimitero di Herzliya in Israele.

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